Prendi uno stato d’animo non esattamente positivo.
Prendi una sensazione non proprio bella.
Prendi un’emozione non particolarmente buona.
Inquietudine, fastidio per una situazione sgradevole, senso di imbarazzo.
Tu sai di cosa stiamo parlando!
é il DISAGIO.
CENNI STORICI: Composto del prefisso DIS, che nella lingua italiana ha sempre valore negativo (il disamore, la disgrazia, il disgusto, il disordine) e del sostantivo AGIO cioè comodità, termine che arriva da una contaminazione linguistica francese nel Medioevo.
Se non possiamo eliminarlo, se non vogliamo cancellarlo abbiamo comunque un mezzo-dovere di cercare di affrontarlo. Ecco come.
Prendi il prefisso negativo DIS e sostituiscilo con un suono quasi uguale ma molto più COOL che magari viene da una lingua straniera…che poi inserire una paroletta inglese nei discorsi é molto fico…pardon, cool! Lascia invece invariato l’AGIO: 1 perché la Francia un po’ l’amiamo e 2 perché sta cosa del malessere ci rende un po’ di moda…pardon, trendy, a tutti. Ecco come nasce…
Trasformare uno stato d’animo in un elemento di comunicazione e moda.
Paraculare una sensazione negativa per affrontarla e farla diventare un simbolo dello streetwear.
Una filosofia che rispecchia uno stato d’animo, una una parola che ha creato uno stile.
Semplice e alternativo dalla grafica minimal con il lettering del brand che domina su t-shirt, tank top e bag.
Sempre con assoluta ironia.
Sempre con assoluta umiltà.
THISAGIO quando il malessere é diventato COOL!
THISAGIO indossa un’emozione.